Comportamento Antisociale

Il comportamento antisociale consiste nella violazione “gratuita” dei diritti degli altri e delle regole sociali principali.
Gli individui con questo disturbo, spesso adolescenti, hanno comportamenti caotici, poco prevedibili e non in linea con le aspettative della società. Spesso si tratta di comportamenti impulsivi finalizzati alla gratificazione personale. Assolutamente carente la considerazione delle conseguenze dei propri comportamenti sia per sè che per gli altri come assente è il senso di colpa. Chi soffre di questo disturbo appare come una persona centrata su di sè, facilmente irritabile ed aggressiva.

Consultazione psicologica del minore e il sostegno ai genitori sono le prime indicazioni terapeutiche con cui orientarsi ad affrontare tali difficoltà.
 

Comportamenti A Rischio

L’assunzione di rischio è un fenomeno tipico dell’adolescenza che si manifesta in molteplici forme: dalla guida spericolata, all’assunzione di sostanze tossiche, ai comportamenti sessuali non protetti. Assumere tali rischi in età adolescenziale risponde ai bisogni collegati alla costruzione della propria identità, la quale deve poter essere vissuta, e mostrata ai coetanei, come forte e di successo.
Il periodo di maggiore sperimentazione dei comportamenti rischiosi è di norma attorno ai 14-15. Quando i suddetti comportamenti perdurano oltre o assumono caratteristiche estreme può trattarsi di un segnale di malessere o disagio sociale da prendere in considerazione. Nei casi più gravi può trattarsi di disturbo antisociale della personalità, nel cui quadro rientra la manifestazione di comportamenti a rischio in misura molto maggiore alla media.

Ascolto, consultazione e sostegno psicologico sono le prime indicazioni per meglio comprendere la situazione e individuare come muoversi in direzioni risolutive.


Comportamento Oppositivo Provocatorio

Il Disturbo Oppositivo Provocatorio si caratterizza per comportamenti negativi, provocatori, ed ostili nei confronti delle persone che in un dato momento esercitano l’autorità. La diagnosi di tale disturbo non è semplice dato che si evidenzia tra i 6 e i 14/16 anni, età in cui l’opposizione è comune e risponde ad esigenze legate alla definizione di sè. In genere i comportamenti di opposizione emergono nell'ambiente familiare, aumentano con l'età e sono più frequenti tra i maschi.

Consultazione psicologica del minore e il sostegno ai genitori sono  indicazioni terapeutiche con cui orientarsi ad affrontare tali difficoltà.