Tra i comportamenti di autolesionismo (causare intenzionalmente danno e/o dolore fisico alla propria persona), il cutting, procurarsi dei tagli, è attualmente la modalità più diffusa. Si tratta di comportamenti che tendono a manifestarsi dai 12 anni in su, che vengono nascosti agli adulti e a volte mostrati ai pari con immagini postate sui social. Spesso i e le giovani ricorrono a questi agiti per alleviare un malessere o un disagio psicologico o emotivo. Da un certo punto di vista l'autolesionismo rappresenta un modo per dare una forma e una visibilità ad un dolore. Il dolore causato dalla ferita prende il sopravvento mandando in secondo piano la sofferenza psicologica e provocando emozioni intense che possono dare anche un senso di euforia e/o piacere.
Il genitore che ne viene a conoscenza deve evitare di intervenire sull’onda delle reazioni emotive che tale comportamento può causare, evitando di giudicare, comportamento che porterebbe alla rottura della comunicazione. La via migliore per portare il proprio aiuto è l’ascolto; dimostrare sincero interesse per lo stato d’animo del proprio figlio/a ed accoglienza.